ROCK NEWS: L’INCREDIBILE ASSOLO DI CHITARRA DI DAVID GILMOUR IN “ANOTHER BRICK IN THE WALL PT. 2” DEI PINK FLOYD. SCOPRI LA STORIA DEL BRANO.
Tanto semplice quanto potente, l’assolo di Gilmour ha gettato le basi per generazioni di chitarristi. Inizialmente, la canzone era descritta come “cupa e funebre” dal batterista Nick Mason. Tuttavia, quando il produttore leggendario di The Wall, Bob Ezrin, notò le sfumature funk nella chitarra di Gilmour, suggerì di infondere alla traccia un groove da discoteca. Nonostante le iniziali perplessità di Gilmour, Mason accolse l’idea con entusiasmo, allineandosi perfettamente con la filosofia ritmica della disco. È così che è nato uno dei brani più iconici della scena musicale internazionale.
“Another Brick In The Wall, Part II” dei Pink Floyd continua a sorprenderci e a farci riflettere. Il singolo, pubblicato nel Regno Unito il 23 novembre 1979 e negli USA il 7 gennaio 1980, è parte dell’undicesimo album in studio “The Wall”, uscito nel 1979. La canzone, scritta dal bassista e cantante Roger Waters, affronta temi intensi legati alla sua infanzia e ai metodi educativi dell’epoca. Waters descrisse la sua esperienza scolastica come “terribile, davvero terribile”. In un’intervista alla BBC, dopo l’uscita del singolo, dichiarò: “[Il brano ndr] non intende essere una condanna generale di tutti gli insegnanti, ma quelli cattivi possono davvero influenzare i ragazzi”.
Roger Waters presentò una prima bozza del concept album alla band nel luglio del 1978, oltre un anno prima della sua pubblicazione. Tra le tracce c’era il trittico intitolato “Another Brick in the Wall – Part II”. Il brano divenne un inno di protesta contro il sistema scolastico, esprimendo il malcontento degli studenti verso un’educazione rigida e opprimente. “We don’t need no education / We don’t need no thought control” cantava Waters, manifestando il desiderio di libertà intellettuale.
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