Nel corso del tempo ho compreso che avere metodi didattici senza una guida non serve poi a molto, soprattutto se non si è raggiunto un livello indipendente nella gestione delle informazioni e come poterle applicare in breve tempo nella musica che noi da soli vogliamo suonare o approfondire.
Basti pensare che fin da quando ho iniziato a suonare sono passato con maestri classici, a metodi rock moderni e infine jazz, ho trovato sempre comunque cose discordanti fra di loro, ed anche tematiche che non quadravano. Ogni cosa da un certo punto di vista è opinabile, oppure se vogliamo dire meglio, interpretabile da un certo punto di vista.
Sono sinceramente convinto che esistano al giorno d’oggi, moltissimi metodi didattici di armonia scritti con vera passione e validità professionale, anche utilizzabili per il nostro strumento a sei corde, concepiti ovviamente per pianoforte al quale far riferimento, con questi metodi si può forse ancor di più, attraverso determinati studi, comprendere uno specifico senso di completezza di studi.
Da un punto di vista meccanico e stilistico posso solo dire che è raro e difficile invece poter essere in grado di comprendere una tecnica meccanica e riuscire a comunicarlo per via scritta su di un foglio. Direi che questo lo si può assimilare con più facilità attraverso la memorizzazione di brani composti dall’autore stesso che li genera. Credo fortemente in questo concetto, definiamolo pure come un metodo di “interiorizzazione di linguaggio musicale”, farlo nostro, ed assimilarlo come un bel canto naturale.
Buona giornata a chi continua con serietà gli obbiettivi si raggiungono con il sudore e il sacrifico e la dedizione perpetua